sabato 24 settembre 2011

La "cosa"

Interessante dialogo astratto ma, con un pizzico di fantasia e buona volontà, concreto allo stesso tempo.
F: te ricordi quella cosa che t'ho dato ieri?
L: quale cosa?
F: ahò dai, mica non te ricorderai? Il documento... quella cosa no?
L: ah si, l'ho cosata (leggasi: pagata) come me avevi detto
F: meno male sennò scadeva. A me ste cose (dicasi: scadenze/pagamenti/bollette) mandano ai pazzi
L: non lo dire a me. 'Na cosa (libera interpretazione) che non se spiega
F: l'importante è averla fatta, sennò lo sai che se salti ste cose (leggasi nuovamente: scadenze, etc.) passi i guai. Le scadenze su sta roba (variante di cosa - ndf) sono inesorabili e se paghi tardi arriva pure l'Equitalia come una mannaia.
L: eh lo so, io me le scrivo di solito ste cose (vedi sopra) o me le dimentico.
F: poi dammi la copia della cosa (evoluzione: ora è un bollettino pagato) versata così la scansiono e la mando per mail al commercialista
L: ok grazie, te la porto e te aggiungo pure un'altra cosa (indefinita, si presuppone un altro documento ma attediano conferme) da scansionare

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