Come tutti i comuni mortali il solo giorno utile per fare la spesa è il sabato e come sai trovi praticamente tutta la città a fare a "carrellate" al supermercato. File interminabili alle casse, genitori che portano i propri bambini alle giostre del nuovo millennio (ormai antiquate le montagne russe, meglio i centri commerciali!), cassieri alle prime armi che davanti ad un pezzo da 100 euro (divenuto sempre più raro, infatti io vi parlo del centone della signora davanti a me) tentano l'utilizzo del pennarello per capire se siano veri o falsi. Di questi tempi mai fidarsi... Ma dopo aver disegnato un intero cruciverba sul malcapitato pezzo verde la signora, giustamente stranita e con un applomb degno di Oxford apostrofa il commesso con un grazioso "Regazzì se ce metti tanto pure a spoglià la tua donna quella fa bene a metterti le corna". Un secondo interminabile di silenzio, il gelo alla cassa e dopo un secondo non è mancata la risata che rompe l'atmosfera e si colloca come un elefante in una cristalleria.
Scontato come un paio di pantaloni da sci ad agosto che la risata fosse la mia.
Arriva il mio turno, il commesso non mi spiccica parola e per il totale da pagare mi indica di guardare il display; personalmente mi ero ben guardata dal provare ad incrociare il suo sguardo un pò, ma giusto un filino, per vergogna per la risata irriverente ma soprattutto per la consapevolezza che se lo avessi guardato in faccia avrei peggiorato ulteriormente la situazione ridendo nuovamente, ma stavolta proprio davanti a lui.
Ma il mio innato e pessimo istinto ha avuto il sopravvento ed al momento di pagare ho esordito con un macabro "tranquillo, non ho 100 euro ma solo pezzi da 10". Praticamente il resto me lo ha quasi tirato.....
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