domenica 11 dicembre 2011

C'è un tag per te

“Ciao, lo sai che ti ho taggato ieri?”. Questa frase ricorre spesso nelle conversazioni mondane, sopratutto quando ti trovi a prendere l'autobus nell'orario che coincide con l'uscita da scuola dei giovani d'oggi. "Sei proprio er peggio, m'hai levato l'amicizia da facebook così non te posso più taggà". Una minaccia? Un insulto? Un anatema?
Per gli inesperti e sempre più rari non utilizzatori di Facebook la frase sembra addirittura un misto tra un messaggio subliminale ed un significato che possa nascondere chissà quale maleficio.
Il non essere taggati almeno una volta rischia di rappresentare un’onta difficile da cancellare ed un qualcosa di assolutamente inconcepibile! "Non t'ha taggato? Vuol dì che te non je ne pò fregà di meno". Quest'ultima è una perla raccolta sabato.
Ma cos’è il tag? Trattasi semplicemente e banalmente di un modo per richiamare con nome e cognome un amico e/o conoscente per fargli vedere un video, per dedicargli una canzone o per mostrargli una foto che lo ritrae o per far rosicare il tizio/tizia di turno perchè non era presente.
Inutile dire che su FB ci sono tanti tag non autorizzati ed a dire il vero non è nemmeno necessario essere iscritti a FB per scoprire che un amico ha pubblicato una foto di una cena ed ha inserito pure a te che magari non sei nemmeno iscritto al social network. La privacy, questa sconosciuta.
Ma oltre al già preoccupante fenomeno della totale incuranza della riservatezza dei dati, andiamo a fare una breve passeggiata nel lato oscuro del tag. Essere taggati da un amico o da un semplice conoscente può nascondere delle insidie riconducibili ai soliti antipatici ed arcinoti virus che tendono a rubare le nostre informazioni e, in casi estremi, la nostra password. Accorgersene non è certo semplice soprattutto quando i tag vengono da persone delle quali ci fidiamo e che, ignari, sono stati attaccati a loro volta. Per sfuggire a questa trovata, alla quale gli stessi creatori di FB stanno lavorando, non si può fare molto se non adottare qualche piccolo accorgimento. Prima di accettare le notifiche dei tag controllate bene che il vostro amico abbia inserito una foto che sia in qualche modo riconducibile a voi (io adoro Claudio Baglioni, se un mio amico mi tagga in un video dei Sepoltura c’è qualcosa che non quadra).
Inoltre potete verificare se a taggarvi è qualcuno con il quale avete si e no scambiato due parole negli ultimi mesi: diffidate ancora di più dal visionare la foto e cancellate il vostro tag dalla stessa. Un ultimo consiglio banale ma sempre efficace: cambiare la password una volta al mese. Noioso sicuramente ma un minimo di attenzione in più non fa certo male ed un giorno mi ringrazierete.
Chiaramente dovrete scontrarvi con la dura realtà dove senza tag sei considerato meno di zero... Eh sò problemi d'altronde....

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