lunedì 29 agosto 2011

Roma senza traffico è come una modella con la cellulite...

Di questa crisi se ne parla da mesi ma noi comuni mortali la stiamo vivendo sulla nostra pelle da almeno un paio d' anni. Dopo il governo, che ha lasciato le aule aperte durante il mese di agosto, per fronteggiare la situazione del paese (ma la scorsa estate non se ne erano accorti?!) notiamo anche che Roma, a differenza degli altri anni, non si è interamente svuotata se non a cavallo di Ferragosto dove una fare una puntatina al mare è più un dovere che un diritto. Sono rimasta a Roma, come spesso mi accade negli ultimi anni, nel mese più caldo ed oltre al traffico, calato in virtù delle scuole chiuse, ma mai ridotto all'osso come in passato, ho potuto constatare due verità.
La prima: il tratto urbano dell'autostrada A24, Roma L'Aquila, è sempre e comunque trafficato! In entrata, fascia oraria 7/10, in uscita nell'orario tra le 16 e le 19. Sembra incredibile o una mia visione ma sia per esperienza personale che ascoltando i notiziari sul traffico potete starne certi: il traffico qui è ormai un classico un pò come il vento sul tratto di autostrada appenninico tra Barberino del Mugello e Roncobilaccio.
La seconda: alcuni ristoratori devono aver fatto un corso accelerato a Monte Citorio ma hanno saltato qualche lezione e della crisi non se ne sono accorti. Sono gravitata per un ristorante, del quale pubblicamente non è il caso di fare il nome ma in privato lo dico volentieri. Molto bello, aria condizionata, grande buffet di verdure al centro della sala, servizio veloce. Ho mangiato un antipasto di prosciutto e melone, un piatto di verdure grigliate del suddetto buffet, un caffè, un sorbetto al limone ed una bottiglia d'acqua. Costo del pasto? 32 euro..... Non sono tipo da fare storie per un conto, ho pagato e sono uscita ma devo dire che è stato più forte il contraccolpo del conto che il caldo all'esterno. Pensi ad un errore, controlli la ricevuta ma tutto corrisponde a quanto effettivamente hai mangiato... Forse il melone era stato acquistato da un pregiato venditore di ortofrutta di qualche emirato arabo? Il prosciutto era stato tagliato a mano con opera impreziosita da intarsi di qualche mastro artigiano? Non ne ho idea ma tant'è..........

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