martedì 30 agosto 2011
Indiana Jones e la risonanza magnetica
Telefonata al servizio sanitario nazionale....
F.( io): buonasera, dovrei prendere appuntamento per una risonanza magnetica
Tizia al telefono: ah vabbè, ma lo sa che parlamo del 2012 si?
F.: no, non lo so, me lo sta dicendo lei.
T: eh appunto. Prima del 2012 non se ne parla. Le serve ancora?
F.: ha presente che il 2012 ha 12 mesi un pò come tutti gli anni? Una parvenza di mese si può sapere o invoco la dea bendata?
T.: (risatina) simpatica la battuta, la rivendo ai prossimi utenti che chiamano
F.: non le chiedo i diritti sulla battuta ma per il mese del 2012 ho speranze di saperlo da lei o per lei il 31 dicembre del 2011 finisce il mondo?
T: ma lo sa che è proprio simpatica? noi romani siamo tutti ironici (risata)
F.: noi romani siamo ironici ed è risaputo come il fatto che al lavoro non ce va de fare un ca**o. Smentisce almeno lei sta nomina e mi dice il mese e magari pure il primo ospedale disponibile nel lazio o devo parlare con la Polverini per saperlo?
T: ho il terminale che mi programma fino al 31 dicembre. Per il 2012 chiami dalla prossima settimana.
Click...
Sono passate 24 ore prima che chiamassi nuovamente, tempo necessario per evitare di insultare l'operatore che avesse avuto la sfortuna di rispondermi.
Stavolta la faccio più breve....
F: Buongiorno, devo prenotare una risonanza magnetica a ginocchio destro e spalla destra
Operatore: (dopo avermi chiesto i dati anagrafici e quant'altro) A Roma?
F: se fosse possibile si
O: il primo appuntamento è per il 13 febbraio 2012 a Tor Vergata. Le può andare bene?
F: Ma davvero?
O: Si signora, i tempi sono questi
pausa riflessiva accompagnata da sospiro
F: Rinuncio, a me serve decisamente prima. La ringrazio, arrivederci
Chiamo una struttura pubblica, chiedo di poter fare la risonanza in intramoenia... Risultato? Appuntamento preso per il 7 settembre e 240 euro da spendere... Olè...
lunedì 29 agosto 2011
Roma senza traffico è come una modella con la cellulite...
Di questa crisi se ne parla da mesi ma noi comuni mortali la stiamo vivendo sulla nostra pelle da almeno un paio d' anni. Dopo il governo, che ha lasciato le aule aperte durante il mese di agosto, per fronteggiare la situazione del paese (ma la scorsa estate non se ne erano accorti?!) notiamo anche che Roma, a differenza degli altri anni, non si è interamente svuotata se non a cavallo di Ferragosto dove una fare una puntatina al mare è più un dovere che un diritto. Sono rimasta a Roma, come spesso mi accade negli ultimi anni, nel mese più caldo ed oltre al traffico, calato in virtù delle scuole chiuse, ma mai ridotto all'osso come in passato, ho potuto constatare due verità.
La prima: il tratto urbano dell'autostrada A24, Roma L'Aquila, è sempre e comunque trafficato! In entrata, fascia oraria 7/10, in uscita nell'orario tra le 16 e le 19. Sembra incredibile o una mia visione ma sia per esperienza personale che ascoltando i notiziari sul traffico potete starne certi: il traffico qui è ormai un classico un pò come il vento sul tratto di autostrada appenninico tra Barberino del Mugello e Roncobilaccio.
La seconda: alcuni ristoratori devono aver fatto un corso accelerato a Monte Citorio ma hanno saltato qualche lezione e della crisi non se ne sono accorti. Sono gravitata per un ristorante, del quale pubblicamente non è il caso di fare il nome ma in privato lo dico volentieri. Molto bello, aria condizionata, grande buffet di verdure al centro della sala, servizio veloce. Ho mangiato un antipasto di prosciutto e melone, un piatto di verdure grigliate del suddetto buffet, un caffè, un sorbetto al limone ed una bottiglia d'acqua. Costo del pasto? 32 euro..... Non sono tipo da fare storie per un conto, ho pagato e sono uscita ma devo dire che è stato più forte il contraccolpo del conto che il caldo all'esterno. Pensi ad un errore, controlli la ricevuta ma tutto corrisponde a quanto effettivamente hai mangiato... Forse il melone era stato acquistato da un pregiato venditore di ortofrutta di qualche emirato arabo? Il prosciutto era stato tagliato a mano con opera impreziosita da intarsi di qualche mastro artigiano? Non ne ho idea ma tant'è..........
La prima: il tratto urbano dell'autostrada A24, Roma L'Aquila, è sempre e comunque trafficato! In entrata, fascia oraria 7/10, in uscita nell'orario tra le 16 e le 19. Sembra incredibile o una mia visione ma sia per esperienza personale che ascoltando i notiziari sul traffico potete starne certi: il traffico qui è ormai un classico un pò come il vento sul tratto di autostrada appenninico tra Barberino del Mugello e Roncobilaccio.
La seconda: alcuni ristoratori devono aver fatto un corso accelerato a Monte Citorio ma hanno saltato qualche lezione e della crisi non se ne sono accorti. Sono gravitata per un ristorante, del quale pubblicamente non è il caso di fare il nome ma in privato lo dico volentieri. Molto bello, aria condizionata, grande buffet di verdure al centro della sala, servizio veloce. Ho mangiato un antipasto di prosciutto e melone, un piatto di verdure grigliate del suddetto buffet, un caffè, un sorbetto al limone ed una bottiglia d'acqua. Costo del pasto? 32 euro..... Non sono tipo da fare storie per un conto, ho pagato e sono uscita ma devo dire che è stato più forte il contraccolpo del conto che il caldo all'esterno. Pensi ad un errore, controlli la ricevuta ma tutto corrisponde a quanto effettivamente hai mangiato... Forse il melone era stato acquistato da un pregiato venditore di ortofrutta di qualche emirato arabo? Il prosciutto era stato tagliato a mano con opera impreziosita da intarsi di qualche mastro artigiano? Non ne ho idea ma tant'è..........
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Fa caldo ma il tormentone dell'estate è un altro
Ogni anno si ripete il ciclo del "tormentone" dell'estate con una canzone passata talmente tante volte per radio che hai due sole soluzioni: o la ami alla follia o strilli non appena partono le prime note. Ricordo il boom con "Hanno ucciso l'uomo ragno" degli 883 che nell'ormai lontano 1993 hanno caratterizzato un'intera stagione. Ma a Roma ci sono altri fenomeni che caratterizzano la città eterna e malgrado il caldo che fino a poche ore fa rendeva impossibile l'ipotesi di mettere piedi fuori casa nella fascia oraria 9/22.... Parliamo, ovviamente di calcio. Al bar, al giornalaio, al semaforo o sulla metropolitana il famoso "essere o non essere" è diventato un più moderno "Totti o Luis Enrique"? Un dramma con il quale i calciofili di fede giallorossa convivono dalla serata infausta che ha visto la Roma eliminata ai preliminari di Europa League ad opera di un modesto Slovan Bratislava cinico e tagliente come il Manchester United. Ma l'eliminazione ha poca importanza. Torniamo al punto saliente, alla domanda critica che occupa spazi nei giornali, nelle radio, nei forum per non parlare dei social network dove l'argomento ha creato più gruppi e discussioni del terremoto in Giappone. Chi scegliere tra il simbolo della Roma, giocatore eccezionale che da oltre 20 anni porta la maglia giallorossa come una seconda pelle, ed il bel tenebroso tecnico spagnolo, giunto a Roma per importare dalla sua terra d'origine l'ormai stra-utilizzato (solo a parole) modello Barcellona?
Speriamo che i diretti interessati trovino loro una risposta convincente a questa diatriba in modo che si possa passare al problema successivo e restituire calma al popolo giallorosso che vive con poca serenità questa situazione all'alba di una stagione che, nemmeno iniziata, ha già salutato l'Europa.
Dal mio modesto punto di vista era meglio pensare a chi avesse ucciso l'uomo ragno piuttosto che correre appresso a queste beghe calcistiche, soprattutto poi pensando allo "sciopero", se tale si può definire, che ha lasciato gli appassionati di calcio a trascorrere una domenica senza partite. Ma se per una volta scioperassero i tifosi?
Speriamo che i diretti interessati trovino loro una risposta convincente a questa diatriba in modo che si possa passare al problema successivo e restituire calma al popolo giallorosso che vive con poca serenità questa situazione all'alba di una stagione che, nemmeno iniziata, ha già salutato l'Europa.
Dal mio modesto punto di vista era meglio pensare a chi avesse ucciso l'uomo ragno piuttosto che correre appresso a queste beghe calcistiche, soprattutto poi pensando allo "sciopero", se tale si può definire, che ha lasciato gli appassionati di calcio a trascorrere una domenica senza partite. Ma se per una volta scioperassero i tifosi?
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